La moda per il giapponese ha preso sempre di più piede nella nostra società. In realtà, la cucina giapponese rappresenta un’esperienza unica nel suo genere, un’esperienza culturale che stuzzica l’appetito non solo con il gusto ma con la presentazione dei cibi, l’armonia degli accostamenti e i colori del piatto. E’ possibile che una simile forma di arte si possa sposare alla semplicità e alla genuinità della cucina toscana?
La risposta è ne I’ Tushi, fusione autentica fra due culture, per dare al sushi quel tocco di simpatia, di “riso” che contraddistingue noi toscani. Abbiamo trasformato i piatti tipici toscani in finger food, curandone l’estetica ed esaltandone i sapori.
In Toscana c’è un verbo che usiamo molto e del quale non riusciamo a capacitarci di come possano farne a meno tutti gli altri: garbare. Perché a noi le cose non ci piacciono, ci “garbano” proprio! Bene, a me l’idea de I’ Tushi mi è garbata un monte…e non solo l’idea…perché “gli è di morto bono”!